Cappelli artigianali
I cappelli artigianali non sono solo un capriccio, ma un vero e proprio simbolo di quanto l’artigianato possa essere in grado di offrire prodotti di altissima qualità. Negli ultimi anni l’artigianato si è ripreso il posto che gli compete dopo anni passati all’ombra di un mercato basato esclusivamente sulle grandi industrie che sicuramente non offrono un prodotto che possa essere considerato all’altezza di quello artigianale, ma che comunque offre i migliori prezzi.
Ma la scelta dell’artigianato è dettata da decisioni completamente differenti, dalla voglia di avere un prodotto unico nel suo genere, che sia in grado di non passare mai di moda, anche nel corso di molti, molti anni. Tappezzeria Puccini conosce il valore dell’artigianato e proprio per questo oltre ai cappelli, propone anche biancheria artigianale, borse artigianali e cuscini artigianali.
I cappelli di Puccini non solo sono artigianali e quindi di altissima qualità, ma sono iconici per la loro classica forma da coppola, un cappello che già da solo è un simbolo di storia.
Produzione artigianale cappelli: un esempio di maestria
In alcune regioni italiane e soprattutto in alcune provincie la tradizione del cappello artigianale non è affatto un elemento che è “passato di moda”, ma piuttosto una produzione che è viva più che mai e che segna l’intera economica. Centinaia sono le micro e piccole imprese che continuano ad operare in maniera completamente artigianale, un po’ per vocazione, un po’ perchè fermamente convinte che la produzione artigianale continui ad essere la migliore, quella che offre pezzi unici, che non cade nell’anonimato e nello scontato come invece succede nella grande industria.
Le sapienti mani artigiane intrecciano e tessono come nei decenni passati, quando un prodotto di artigianato non era minimamente paragonabile a nessun altro prodotto, che si tratti di cappelli o di biancheria da letto. L’artigianato è frutto di una sapienza che viene trasmessa di generazione in generazione. Nonostante la tradizione è comunque riuscito a seguire l’ammodernamento delle tecniche di lavorazione.
I capelli artigiani possono essere in maglia, paglia o in tessuto, quest’ultimi negli ultimi decenni hanno visto la creazione di una serie di linee completamente nuove che hanno permesso alle nuove generazioni di avvicinarsi alla produzione artigianale che sembrava stesse andando perduta.
Cappelli fatti a mano: la coppola
Tappezzeria Puccini propone, insieme a una serie di prodotti artigianali come la biancheria cucina, anche il suo miglior modello di coppola, un capello che da anni segna le storie del popolo siciliano e in particolare palermitano. Un prodotto fatto a mano che fino a qualche anni fa erano il simbolo per eccellenza della Sicilia. Ad oggi è un copricapo che è ancora molto indossato, vuoi per tradizione o per moda, non c’è un palermitano che ne possa fare a meno.
Un cappello dal fascino che nasce dalla sua storia. Simbolo per la cultura del sud Italia, in tutto il mondo. Ma, nell’origine della coppola c’è un elemento che forse non in molti conoscono. Essa è legata a 2 diversi paesi che per via della loro tradizione tessile e in particolare alla lana, hanno intrecciato le loro vicende. Qualcuno è fermamente convinto che la coppola sia nata in Inghilterra, dove una legge risalente al 1572 imponeva che gli uomini la indossassero. Un obbligo che non ricade né sulla nobiltà, né tanto meno sull’alta borghesia.
Le coppole indossate al tempo erano intrecciate dagli artigiani inglesi e venivano indossate soprattutto per le festività e alla domenica. Tutto questo come forma di tutela della produzione della lana, tipica del Paese dell’epoca.
Quindi sembra che la coppola non c’entri nulla con la Sicilia? Tutto è iniziato con la migrazione del XX secolo, quando molti siciliani decisero di lasciare la loro terra per andare a cercare buoni affari in Inghilterra. In questo modo il cappello si diffuse anche in Italia e quella che era conosciuta come flat cap in Inghilterra prese il nome di coppola in italiano, prendendo ispirazione dalla tazza, la cup, di cui ricorda la forma.
Le caratteristiche
La coppola nasce come cappello prettamente maschile realizzato in lana, molto spesso ed estremamente resistente al caldo. Si contraddistingue per la sua corona liscia composta da un unico pezzo foderato che si adagia leggermente sulla tesa rigida del cappello, le due parti, non di rado sono appuntate grazie a un piccolo punto o un bottoncino a pressione.
La forma allungata dal retro della testa fino alla visiera ha fatto in modo che il cappello in Inghilterra venisse chiamato flat cap. In Inghilterra era il copricapo obbligatorio per i ceti sociali più elevati. Con il passare degli anni però, questo cappello venne associato anche a sport come caccia e golf, oltre che a correnti musicali come il jazz degli anni ‘20 in America.
In Italia, invece, la coppola per molto tempo è rimasta legata al popolo siciliano, indossata dagli uomini era simbolo di ricchezza e di onore. I picciotti affiliati dei clan mafiosi non mancavano di indossarne una a rovescio per dimostrare sia la spavalderia che la ribellione nei confronti delle convenzioni.
Nata come un cappello di lana pesante, come lo propone Tappezzeria Puccini, nel tempo sono diverse le versioni che si sono avvicendate, alcune delle quali hanno dato ispirazione a stilisti e designer di fama mondiale, che hanno rielaborato coppole in: lino, cotone e anche le originali parchwork.
Una grande ispirazione che fonda le sue radici in una storia lontana nel tempo. Proprio la storia della coppola ha fatto accendere le luci su questo copricapo che sembra essere in grado di non passare mai di moda.
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